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Stazione Metereologica, 1.670 m. |
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Le Vedute, 1.773 m. |
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Fonte Gli Scifi, 1.687 m. |
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Santuario della Santissima Trinità |
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Cartello per il Campo della Pietra |
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Rifugio SAIFAR, 1.328 m. |
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Svolta in mezzo al cespuglio |
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Pasticceria all'ingresso di Subiaco |
Quando sono arrivato, alle 8,30 il tempo non era dei migliori: il cielo era nuvoloso, ma non c'era nebbia; quindi ho deciso di proseguire fin dove sarei potuto arrivare. Il sentiero fino alle vedute è una ampia carrareccia (volendo si arriva alle Vedute anche in macchina). Lungo il percorso, una stazione metereologica sembra un osservatorio. In mezz'ora si arriva a Le Vedute, punto panoramico dove si
gode la vista delle cime più alte del Parco dei Simbruini: il MonteTarino (1961m.), il Monte Cotento (2015 m.) ed il Monte Viglio (2156 m.). Da qui si prosegue in basso per il santuario. Dopo alcune croci si incontra l'unica fonte perenne dei Simbruini, la Fonte della Fossagliola, o Gli Scifi (1.687 m.). Il tempo va migliorando e lentamente si apre e in un ora si arriva al Santuario della Santissima Trinità. (1.337 m.), antico luogo di culto dove si conserva un affresco bizantineggiante rappresentante la trinità (piuttosto raro). Attenzione alla domenica! E' molto affollato, perchè il santuario è molto venerato nella zona, c'è un fiorente mercato di bancarelle e la folla rallenta il passaggio.Da qui bisogna raggiunger l'area parcheggio, dritti e in alto, e cercare di fronte il cartello che indica il percorso, che attraversa il bosco di fronte. Si scende nel bosco fino al Campo della Pietra, un ampio pianoro dove al alto opposto si trova in Rifugio SAIFAR (1.328 m.). Non pensate di entrare dentro a rifocillarvi: è recintato come fosse proprietà privata! Io comunque ho fato tappa qua, e dopo essermi rifocillato, sono ripartito per un sentiero, non molto distinto, che prosegue in direzione Colle Cerasuolo, nel bosco di fronte al rifugio, in mezzo alle due strade che vanno a nord e a sud. Da qui in poi è stato meraviglioso: quattro ore senza incontrare anima viva, nel silenzio delle faggete. Era veramente surreale. Mi sono aiutato col navigatore per trovare la svolta a sinistra che mi riportava verso il Monte Autore, perché passava in mezzo a un cespuglio (vedi foto). Poi ho seguito un torrente in secca che risaliva l'Autore. Nel bosco ho perso il segnale, e mi sono aiutato con la bussola, direzione sud. Un bel mazzo però l'ultimo tratto nel bosco, ripido e scivoloso! Vedere la luce appena sotto la cima del Monte Autore non mi è sembrato vero. Sarei potuto salire in cima in 10 minuti, ma ero stanco e ho seguito la traccia che portava a Le Vedute. Alle quattro, dopo 7 ore di camminata, ero al parcheggio di Monna dell'Orso. Alle cinque (non apre prima al pomeriggio) ero a prendere un cabaret di paste all'ottima pasticceria all'ingresso di Subiaco: da provare!